Politica
15 Maggio 2016
Le contestazioni continuano sui social. Laboratorio Meticcio: "Provocazione premeditata e incentivata". Il leghista: "Siete zecche rosse"

Vitellio: “Il razzismo ha il colore verde della Lega”. Lodi: “Avete fallito”

di Redazione | 4 min

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Sono giorni che il vicesindaco Nicola Naomo Lodi continua a chiedere sulla propria pagina Facebook a Diego Marescotti di esibire il proprio casellario giudiziale. Marescotti, 39 anni, è candidato al consiglio comunale nella lista del Partito democratico. Dalle insinuazioni di Lodi si poteva desumere che il dem avesse qualcosa da nascondere del suo passato giudiziario

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39e1cb1f-4eed-43c2-8ea0-3074c730e597“La legalità non ha colore di pelle. Il razzismo oggi ha un colore, quello verde della bandiera della Lega”. È la reazione del segretario provinciale del Pd Luigi Vitellio all’indomani dello scontro in via Ortigara tra i partecipanti della manifestazione “Lega-lizziamo la Gad” e la comunità africana, a cui sono stati rivolti provocazioni e insulti come “siete dei parassiti, dovete andare via”, “vi vogliamo fuori dai coglioni”, “siete solo degli spacciatori di merda”, “negri”, “tornate a casa vostra”, “siete capaci solo di pisciarci sui muri di casa”.

“I fatti di ieri (venerdì, ndr) alla Gad sono molto gravi e non devono passare sotto silenzio. La Lega getta la maschera e presenta la sua natura: provocatori che hanno interesse ad esacerbare i problemi piuttosto che risolverli” prosegue Luigi Vitellio. “Una città civile come Ferrara non merita queste scene che evocano un triste passato. Nessuno nega problemi o vuole nasconderli ma io mi sento al fianco dei cittadini della Gad, tutte quelle persone che pretendono giustamente legalità”.

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd Paolo Calvano che sulla propria pagina Facebook pubblica un post deciso e conciso: “Gli insulti razzisti e il rifiuto di celebrare le unioni civili (Fabio Bergamini, ndr): questa la Lega che leggiamo oggi a Ferrara. C’è differenza tra sinistra e destra, ma soprattutto c’è differenza tra civiltà e inciviltà”.

Ma le polemiche più accese nascono sulla pagina social del Laboratorio Meticcio che dice di “aver assistito all’ennesima manifestazione insensata e razzista promossa dal responsabile immigrazione e sicurezza della Lega Nord, Nicola Lodi”, accusato di aver “premeditato ed incentivato la provocazione” già nei tre giorni precedenti, “invitando, a suon di megafono, i residenti di zona Gad ad unirsi al corteo contro il degrado del quartiere; sfruttando e al contempo alimentando la già dilagante psicosi collettiva improntata sulla paura del diverso”.

“Quello che è avvenuto in via Ortigara non ci stupisce (nonostante la schizofrenia evidente degli slogan “Ferrara non è razzista”-“negri di merda”), perché sappiamo che chi semina odio raccoglie solo tempesta” scrivono i responsabili del laboratorio, secondo cui “ciò che è successo non fa che confermare il basso livello politico di partiti come la Lega Nord, che a suon di slogan populisti, cercano di attaccare l’amministrazione locale sulle spalle dei migranti”.

“Non possiamo che essere solidali con i ragazzi che ieri sera hanno subito una vera e propria aggressione di gruppo immotivata. E’ con loro che noi vogliamo porre le basi per un reale cambiamento a Ferrara – concludono i ‘meticci’ -, per costruire una città libera e solidale dove il vero degrado, provocato da questi partiti neo fascisti, non deve avere spazio”.

Una riflessione che, come inevitabile, arriva dritta all’attenzione di Nicola Lodi che non ci pensa due a volte ad accusarli di essere delle ‘”zecche rosse”. “Queste sono le diffamazioni e allusioni fantasiose delle zecche comuniste di Ferrara. Persone che difendo l’illegalità e che accusano di fascismo chi difende la propria democrazia, chi difende la serenità dei propri cittadini stanchi e abbandonati da quelle istituzioni fallite già al nascere. Noi non molliamo, mi fate pena zecche rosse”.

Un epiteto che era già stato rivolto, questa volta da Fratelli d’Italia, a Elisa Corridoni, segretaria del circolo Rosa Luxemburg di Rifondazione comunista, che, sempre sui social, esprime “solidarietà ai compagni ed alle compagne del Laboratorio Meticcio, attaccati dal solito esponente della Lega che dà a loro delle ‘zecche rosse’. Gli attacchi fascisti, nel linguaggio e nei metodi, da parte di esponenti di forze politiche di destra chiaramente xenofobe verso chi pratica l’antifascismo, che in questi giorni hanno anche visto un incremento, sono inaccettabili”.

A non condannare l’accaduto c’è proprio lui, Nicola Lodi. “Non condanno quello che è successo perché i cittadini esasperati hanno il diritto di manifestare la loro disperazione. Li capisco e sono al loro fianco. Ci sta che un cittadino che, esasperato dalla situazione e fomentato dalla processione del Pd del giorno prima che li ha umiliati e presi in giro, alla vista di questi nigeriani che ridevano, sfottevano e ci davano degli ignoranti, reagisca e gli dica di andare a casa tua”.

Durante il video, pubblicato sempre su Facebook, il responsabile del Carroccio ammette che sia stata una “situazione spiacevole” ma subito torna al contrattacco: “Pensate se non ci fosse stata la polizia, se c’era una signora anziana che diceva ‘raccogli la cicca che hai buttato per terra’ l’avrebbero ammazzata. Se i nigeriani reagiscono così è perché abbiamo toccato un sistema criminale. Caro Vitellio, ti consiglio di fare retromarcia e chiedere scusa perché io non accuso la bandiera del tuo partito ma accuso te come persona incapace.

“Chiederemo il permesso per una nuova manifestazione perché Ferrara è di tutti, non dei nigeriani” anticipa Lodi che invita l’amministrazione a farsi un esame di coscienza: “Provo un senso di vergogna, avete fallito”.

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